“The Prize”, Il prezzo. Questo il titolo della penultima puntata di The Musketeers. Ormai siamo alle battute d’arresto. Nonostante ancora non sia finita, questa, a mio parere è una delle puntate più drammatiche. Le condizioni di Luigi sono peggiorate, lo abbiamo visto nelle puntate precedenti.
Il Re passa ormai gran parte del suo tempo a letto. “Adesso muore”, lo abbiamo pensato in tanti, ma di certo non è cosi che ci aspettavamo di vederlo morire. Luigi e Treville si stanno confrontando con la spada.
Ad osservarli c’è Anna insieme ai Moschettieri. Il Re è in uno di quei giorni in cui sta bene, riesce perfino ad avere la meglio su Treville. Esulta, Anna lo guarda e sorride. Poi un primo colpo di tosse, seguito da un altro, sulla mano del Re appare del sangue. Luigi si accascia a terra e muore tra le braccia della Regina che disperata chiama il suo nome.
Il primo pensiero va subito al Delfino. Ora che il Re è morto, lui in quanto erede al trono è il bersaglio dei piani del duca d’Orleans che vuole prendere il potere.
I “Musketeers”, fatta eccezione per Aramis, decidono che il modo migliore per proteggere il Delfino è di allontanarlo dal castello. Il bambino viene così affidato alle cure di Constance e Silvye. Le due donne si prodigano per fare del loro meglio e cercare di rendere la situazione un po’ meno pesante al bambino.
Al castello intanto Anna è pronta a prendere la reggenza lasciatale dal marito. Ma con suo grande stupore, durante la lettura del testamento del Re, si viene a scoprire che ad essere nominato nuovo reggente non è Anna bensì Treville.
Oltre ad Aramis, anche Anna è all’oscuro dell’allontanamento del figlio dal castello. Quando viene a scoprirlo insiste per poterlo vedere anche solo per pochi minuti, per accertarsi che stia bene. Constance, seppur riluttante, accetta e dà appuntamento alla Regina a Saint-Supice, facendole però promettere che lo avrebbe osservato solo da lontano.
Le cose però non vanno come sperato e la Regina viene pedinata. Solo l’intervento di Aramis evita che il Delfino venga rapito. Constance decide di portare il bambino alla lavanderia dove tempo addietro si era recata con lui per curarlo dalla febbre.
Aramis nel frattempo raggiunge Athos e D’Artagnan alla guarnigione, e saputo delle situazione, quest’ultimo decide di andare ad aiutare la moglie alla lavanderia.
Il moschettiere si nasconde insieme al Delfino sotto le travi del pavimento della lavanderia. Grimaud e i suoi uomini giungono sul posto ed iniziano a perlustrare la stanza. Stanno quasi per andarsene quando il sospiro di una delle lavandaie insospettisce Grimaud che inizia ad affondare la spada tra le travi del pavimento, finché non raggiunge il suo intento e la lama affonda nella spalla di D’Artagnan. Il moschettiere viene così scoperto e lui e il Delfino catturati.
L’ultima sequenza della puntata è una delle più drammatiche dell’intera stagione. D’Artagnan e il principe vengono portati al cospetto del duca d’Orleans. Ha inizio così lo scontro tra i moschettieri e i mercenari di Grimaud. Treville si batte con fervore, dà il meglio di sé per proteggere la vita del futuro Re, ma in quella stanza, sotto lo sguardo atterrito dei Moschettieri, trova la sua fine.
La morte di Treville mi ha rattristato e stupito. Non c’era niente che facesse presagire un finale del genere. Uno scontro sapevamo che era inevitabile, ma nessuno si aspettava una conclusione simile.
Non resta ora che attendere l’ultima puntata, con la consapevolezza che dopo un inizio un po’ titubante, questa terza stagione si stia rivelando ricca di sorprese e che l’ultima puntata non ci lascerà delusi.
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